PROGRAMMA
IL PROGRAMMA DELLE TRE GIORNATE AL CONVIVIO "LA SCUOLA È POLITICA!"
Venerdì 28 marzo 2025
ore 14-15 BENVENUT3 TUTT3! AL CENTRO CIRO COLONNA
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Arrivo, accoglienza, registrazioni
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Avvio dell’allestimento dei poster e del murales La scuola è politica! - spazi creativi in evoluzione durante i tre giorni del Convivio.
ORE 15-17 SESSIONI PARALLELE AL CENTRO CIRO COLONNA
ore 15-17 WORLD CAFÈ - Quale scuola politica?
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Scambio di primi pensieri sul tema del Convivio attraverso una modalità conviviale che facilita la conoscenza.
ore 15-17 AREA PARTECIPAZIONE - presentazioni e dialogo
Favorire la partecipazione dentro e fuori la scuola - facilita Sabina Langer
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Quando la ricerca diventa spazio aperto di educazione alla cittadinanza: l’esperienza di B-YOUth Forum, fra scuola e università
Elisabetta Biffi e Stefano Malatesta (docenti, Università degli Studi di Milano-Bicocca)
Il contributo illustra l’esperienza di B-YOUth Forum, un laboratorio di ricerca intergenerazionale parte del progetto MUSA (https://musascarl.it/) promosso dal’Università degli Studi di Milano-Bicocca, dove studenti e studentesse delle scuole secondarie di secondo grado, attraverso PCTO, si avvicinano agli studi scientifici condotte in Ateneo, all’interno di un modello pedagogico che consente loro di comprendere il valore della conoscenza come strumento di trasformazione sociale e di sviluppo delle proprie competenze personali e professionali.
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Anche l'università può essere impegnata. Chiamata alle arti: costruire la pace con Alexander Langer
Lavinia Bianchi con Eleonora Balducci, Mohamed Kairaba Toure (docente e studenti, Università degli Studi di Roma Tre)
Il contributo dà conto del percorso di co-costruzione e progettazione didattica nel corso di Pedagogia interculturale dell’A.A. 24/25, presso il CdS in Scienze dell'Educazione per Educatori e Formatori, dell’Università degli Studi di Roma Tre. Partendo dallo studio delle opere di Alexander Langer, si è cercato di analizzare concretamente alcuni costrutti e renderli operativi, nella consapevolezza che ogni scelta pedagogica è una scelta politica e che l’Università ha il dovere etico di agire l’impegno. Tra turbolenze e speranze, si è tentato di incarnare una pedagogia impegnata all’Università.
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Appartenenze rizomatiche
Eleonora Balducci, Giordano Nacinelli, Valerio Pronti, Arianna Sayed Osman (studentI - Università Roma Tre)
Sperimentazione attiva volta a favorire un approccio non violento e aperto alla messa in discussione dei propri riferimenti culturali, sociali e politici, attraverso strumenti quali: la decontrazione, l’autobiografia, la narrazione.
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Dialoghi e Contaminazioni. Una pratica di partecipazione
Franca Maria Fara e Isabella Ongarelli (Il cambiamento nasce da dentro, Iglesias)
Costruire partecipazione è politica, la sua più alta espressione. Lo è in classe, nel quotidiano, quando la scuola si fa palestra di democrazia, lo è quando tutte le figure dentro e attorno alla scuola si mettono insieme e creano spazi di riflessione, di confronto, di ricerca-azione. Perché la scuola è il più importante bene comune.
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L'esperienza della Kid Design Week
Francesco Maria Giuli e Stefania Dell’Aquila (Utilità Manifesta, Terni)
La KDW abbraccia il tema la scuola è politica a partire da riflessioni sul vuoto di spazi sociali per i più piccoli per fare esperienza del proprio mondo interiore e maturare un'idea positiva della relazione. In un confronto sempre aperto, sostiene la comunità educante e porta a scuola momenti in cui la nozione fa spazio all'esperienza, alla reciproca conoscenza, alle visioni, alle sensibilità. Capacità di pensare, di decidere, di convivere hanno radici nella scuola: l'ascolto di sé e dell'altro però, sono ancora attività marginali sebbene propedeutiche alla formazione di ragazzi e di adulti più felici e coesi nel progettare e tutelare il senso di comunità.
ore 16-17 LABORATORIO DI ACCOGLIENZA
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Biopolitica della presenza!
Nazario Zambaldi (Teatro Pratiko Merano, Liceo Pascoli Bolzano)
Attività esperienziale che parte da una ricerca di embodied education attraverso arte e teatro: un appello per segnalare la presenza anziché l’assenza, attivando i canali visivo e cinesico per una partecipazione consapevole.
ore 17.30-19 SESSIONE PLENARIA
La scuola è politica!
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Presentazione del Convivio a cura del Comitato Promotore Scuola Sconfinata
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Benvenuto di Maestri di Strada
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Perché la scuola è politica?
La parola a Istituto Sannino-De Cillis, I.C. 69° Barbato Marino Santarosa, "scuola diffusa" in cui Maestri di Strada opera, associazioni e realtà del territorio e del quartiere e con sede al Centro Ciro Colonna.
Sabato 29 marzo 2025
presso IC 69° Barbato Marino Santarosa
MATTINA
ore 9 SESSIONI DI PRESENTAZIONI E DIALOGO
ore 9-11 AREA PARTECIPAZIONE - presentazioni e dialogo
Quando bambine bambini ragazzi e ragazze prendono parola - facilita Sabina Langer
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Il Parlamento delle ragazze e dei ragazzi
Tiziana Morgante (docente IC Piersanti Mattarella, Roma)
È un’esperienza concreta di sperimentazione dell’approccio maieutico reciproco all’interno di una scuola pubblica, l’I.C. Piersanti Mattarella di Roma. Le ragazze e i ragazzi imparano a confrontarsi e dialogare per individuare i loro bisogni/desideri e progettare insieme, con il supporto degli adulti di riferimento, delle azioni di cambiamento del contesto, scolastico e territoriale.
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Briciole e sassolini per ritrovare la strada verso la presa di parola
Carlo Ridolfi (genitore, Padova)
Per troppo tempo si è usata la retorica del "mettere al centro i bambini e i ragazzi", a volte facendoli oggetto di pratiche predefinite e standardizzate, se non addirittura consumistiche. Chi ha a cuore l'educazione come processo in cui sono inseriti tutti i soggetti interessati dovrebbe favorire la creazione delle condizioni per la "presa di parola" di bambini, bambine, ragazzi e ragazze, ponendosi in atteggiamento di attenzione e di ascolto.
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La scuola piazza di quartiere, luogo di partecipazione, incubatrice di idee, proposte, immaginari
Antonella Di Bartolo (dirigente, Istituto Comprensivo Statale "Sperone-Pertini", Palermo)
Ci sono periferie nelle nostre città in cui essere al margine è soprattutto una dimensione esistenziale. In questi luoghi con diritti speciali le istituzioni sono chiamate ad assumere doveri speciali. La scuola, che è istituzione, è chiamata a questo compito, di natura decisamente politica: può arare diritti, costruire competenze e consapevolezza, illuminare non solo le vocazioni personali ma anche quelle territoriali del contesto in cui opera.
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A Piccoli Patti. Le bambine e i ragazzi reinventano la città… e la scuola!
Maurizio Murino (sociologo, Spaziopensiero Onlus, Milano)
Un progetto transgenerazionale che incide sulla realtà urbana modificando gli spazi, su quella sociale avvicinando le persone tra loro e le associazioni alle istituzioni, sulla scuola, che dialoga e collabora con la città “contaminandola” con pratiche di sconfinamento.
ore 9-11 AREA SALUTOGENESI - presentazioni e dialogo
La Promozione della Salute a Scuola: Curare chi Cura - facilita Nicola Iannaccone
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Il benessere a scuola come obiettivo educativo - Presentazione linee guida del gruppo di esperti della Commissione Europea
Chiara Piccolo (Learning for well-being foundation)
Nel 2022, il Consiglio dell'UE ha adottato raccomandazioni sui percorsi per il successo scolastico. In risposta, la Commissione Europea ha creato un gruppo di esperti per sviluppare linee guida su benessere e salute mentale a scuola. Pubblicate a maggio 2024, sono disponibili online in due versioni: per politici e per educatori. La Summer School "Talenti senza confini", a Cuneo nel luglio 2025, approfondirà questi temi, promuovendo inclusione, didattica personalizzata e collaborazione comunitaria.
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Il gruppo multivisione dei maestri di strada: pensare insieme e sospendere l’azione nella società dell’individualismo e dell’urgenza
Santa Parrello (Dipartimento di Studi Umanistici, Università degli Studi di Napoli Federico II)
Nella scuola di oggi si richiede performatività e urgenza, ma il sé professionale del docente e dell’educatore non è inesauribile: servono spazi di riflessione e cura. La formazione iniziale non basta, poiché le conoscenze possono risultare insufficienti e le competenze devono evolversi. Il supporto del team e la riflessività di gruppo aiutano docenti ed educatori a gestire situazioni complesse. L’Associazione Maestri di Strada utilizza il Gruppo Multivisione, ispirato al gruppo Balint, per favorire ascolto, scambio, comprensione e collaborazione nel lavoro educativo.
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Oltre lo sportello: psicologi e insegnanti co-progettano il cambiamento
Lucia Irene Porzio (Università degli Studi di Napoli Federico II– Maestri di Strada)
In Italia manca una legge sullo psicologo scolastico, e il supporto resta limitato alla consulenza individuale. Tuttavia, la Teacher Participatory Action Research (T-PAR) promuove la collaborazione tra insegnanti e psicologi per migliorare il contesto educativo. L’Associazione Maestri di Strada applica questo approccio a Napoli, coinvolgendo docenti in gruppi riflessivi per progettare interventi mirati. La ricerca evidenzia il bisogno di supporto psicologico sistematico per rafforzare il clima scolastico e l’alleanza educativa.
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La formazione della comunità educante
Bruno Esposito
Il partenariato del progetto Cres.Co, di cui Maestri di Strada è Capofila, da circa due anni sta realizzando percorsi di mutua formazione per operatori e docenti della rete territoriale, volti a condividere esperienze, difficoltà incontrate, strumenti utilizzati e metodologie elaborate per rispondere alle esigenze del territorio e contribuire al rafforzamento di una vera e propria comunità educante. Il partenariato desidera perciò condividere con gli attori di altre comunità territoriali l'esperienza vissuta in questi due anni e raccogliere le testimonianze di altri enti e scuole, in uno spazio di dialogo, confronto e contaminazione".
ore 9-13.30 AREA PATTI EDUCATIVI - presentazioni e dialogo
Facilita Cesare Moreno
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Patti educativi di comunità e piattaforma myspot for learning
Danilo Casertano (Associazione Manes – scuole naturali, Roma)
MYSPOT for Learning è una piattaforma digitale che connette scuola, comunità e territorio per un'educazione esperienziale e inclusiva. Promuove l'intelligenza collettiva, valorizza i talenti degli studenti e integra l'IA per percorsi personalizzati. Supera la scuola tradizionale, creando spazi di apprendimento diffusi e interattivi. Attraverso il diario digitale e risorse condivise, trasforma l'istruzione in un processo aperto, collaborativo e basato sulla realtà.
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Le relazioni multiple nel servizio di educativa scolastica: criticità e risorse
Cristina Mocchetto (Alida coop. soc.)
Aldia è una cooperativa pavese che gestisce principalmente servizi aggiudicati tramite appalto, vincolati da capitolato di gara e offerta tecnica. Presupponendo che le competenze tecniche siano funzionali solo se sostenute dalla conoscenza del territorio, Aldia ha sviluppato nei servizi di educativa scolastica percorsi di approfondimento che hanno visto confrontarsi ente gestore, committente, scuola e mondo educativo. Presentare questi percorsi potrà aprire ad una visione che passi da una presa in carico individuale del minore portatore di disabilità ad una responsabilità e cura educativa di sistema, centrate sulla coprogettazione tra i diversi professionisti.
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La promozione del valore pedagogico nel servizio di educativa scolastica alla luce dei Patti educativi.
Alessia Farinella (Alida coop. soc.)
Da tempo Aldia si interroga sul senso e le opportunità educative e di Cura di comunità connesse al servizio di educativa scolastica che, pur trovando nella scuola il suo terreno di azione privilegiato, ha reso evidente la sua potenziale e preziosa ricaduta formativa e di valore su tutta la collettività, nell’ottica della promozione di una cultura profondamente connessa alla virtù della gentilezza. Quest’ultima è un valore sociale di fondamentale importanza, che crea un senso di appartenenza utile all’evoluzione perché favorisce la creazione di legami sociali e spinge al riconoscimento di sé e dell’altro, favorendo la collaborazione.
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Patti territoriali: come far incontrare davvero territorio e istituzioni?
Luciana Cervati (Comunità educante de’ pazzi)
La Comunità Educante de’ Pazzi è un percorso di partecipazione territoriale avviato nel 2020, che si muove tra dimensioni informali e formali. Costruire una comunità tra realtà diverse, accomunate dalla cura del bene comune ma con approcci differenti, non è semplice. Come mantenere viva una collaborazione tra istituzioni e associazioni locali, evitando che si riduca a un'iniziativa episodica? Come trasformare contesti segnati da degrado, ma anche da una straordinaria ricchezza multiculturale, in spazi di riconoscimento e valorizzazione delle differenze? I patti di comunità, educativi e territoriali, possono davvero rappresentare una risorsa concreta? E, una volta sottoscritti, come possiamo utilizzarli al meglio per renderli strumenti vivi ed efficaci? E’ un risultato che ha senso porsi come obiettivo quello di costruire una maggiore fiducia tra soggetti così diversi, e ci sono indicazioni che facilitano questo processo, alla luce di esperienze in corso? Queste sono alcune delle domande che animano il nostro percorso, e su cui vogliamo riflettere insieme.
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FLOWERS Un progetto di Villa Angaran San Giuseppe in contrasto alla dispersione scolastica
Irene Bagnara, Sofia Fieta e Riccardo Nardelli (coop. soc. Adelante, Bassano del Grappa - VI)
"Flowers” è una proposta formativa ed educativa, permanente e flessibile di Cooperativa Adelante in Villa Angaran San Giuseppe a Bassano del Grappa. Si rivolge ad adolescenti e giovani in dispersione scolastica o in condizione di svantaggio formativo (NEET, ELET...). Flowers si articola in una proposta settimanale di microlab (laboratori tematici in piccolo gruppo condotti da un/una educatore/educatrice). Ogni ragazzo/a in Flowers ha un progetto educativo personalizzato - in accordo con scuola, famiglia e servizi laddove presenti - che prevede la partecipazione ai laboratori e un monte ore di tutoraggio educativo finalizzato al monitoraggio e supporto del percorso. Flowers è uno spazio di apprendimento e crescita - soprattutto relazionale - da cui poter ri-partire per ulteriori percorsi formativi, lavorativi o di vita.
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Il tempo Pieno Territoriale come dispositivo operativo del Patto di Comunità
Cesare Moreno (Associazione Maestri di Strada ONLUS, Napoli)
Il progetto Tempo Pieno territoriale e la Fondazione di Partecipazione sono tra le strutture operative attraverso le quali la comunità territoriale di Napoli Est si prende cura dei giovani e si prende cura delle istituzioni che dei giovani dovrebbero occuparsi.
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Danilo Dolci - Città Territorio
Lorenzo Bottiglieri (architetto)
Ho discusso nel 2016 una tesi di laurea magistrale sul tema della città territorio - e del progetto di vita di Danilo Dolci . Ricercando le trasformazioni sul territorio prodotte da anni di azioni politiche e dai gruppi maieutici catalizzati da danilo dolci negli anni 50-60-70-80-90. Porterò con me la mia tesi e alcune pubblicazioni specialistiche sul piano di pieno sviluppo del belice del carboi e dello jato scritto e promosso da Danilo Dolci e i suoi collaboratori nell’anno del terremoto del belice. Il piano era in corso di studio già da alcuni anni ed erano state individuate le possibili istallazioni della Diga sul fiume Jato, prima diga fortemente voluta “dal basso”.
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Riflessioni e cure per educare in contesti con legami opprimenti
Michele Gagliardo (Associazione LIBERA)
Crescere e agire educativamente in contesti complessi, attraversati da culture mafiose, da povertà e ingiustizie sociali, è cosa assi difficile. Le mafie utilizzano le disuguaglianze per agire le loro dinamiche opprimenti e mettere in pratica la loro proposta educativa abusante. Con l’intervento si intende cercare di mettere in evidenza la modalità di azione della pedagogia mafiosa e i suoi snodi educativi maggiormente sensibili; cercando di far emergere le connessioni esistenti con le culture e le educazioni non mafiose nelle quali siamo immersi; alla ricerca di quei dispositivi alternativi utili a restituire una speranza futura in una dimensione di uguaglianza, libertà e giustizia sociale.
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Il Patto Educativo è POLITICA
Rossella Viaconzi (IC Alda Merini, Milano)
I patti Educativi di Comunità sono politica attiva e partecipata. Nel nostro territorio, alla periferia di Milano, il Patto include molti soggetti profit e non profit, nonché semplici volontari per rigenerare un tessuto sociale che abbia a cuore le nuove generazioni e noi stessi. Per questo abbiamo creato l'Associazione RINASCITA EDUCATIVA APS che dà voce alle buone pratiche e alle esperienze messe in atto in questi 12 anni.
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“Scuola Aperta” per l'intera giornata e anche d'estate attraverso il "patto educativo di comunità
Angelo Lucio Rossi (IC Alda Merini, Milano)
Il mio contributo sintetizza 12 anni di lavoro educativo presso l'istituto Comprensivo "Alda Merini" di Milano. Un patto educativo che ha coinvolto inizialmente il Municipio 8, l'Università, i comitati e le associazioni dei genitori, le fondazioni, le associazioni sportive e culturali, i detenuti e soprattutto i volontari attraverso il contratto a "costo zero". Il Patto Educativo ha contribuito a fare della scuola "il cuore pulsante del quartiere". La scuola è politica quando contribuisce a creare legami e diventa uno strumento per servire le persone, specialmente i più deboli ed emarginati. Abbiamo lavorato tanti anni per una "Scuola Aperta" per tutta la giornata. Dalle otto di mattina fino a mezzanotte per rispondere all'emergenza educativa con il contributo di tutti i soggetti del patto educativo. L'Offerta Formativa si dipana il pomeriggio e la sera attraverso lo sport, l'arte, il teatro, la bicicletteria, l'orto, la creta, la radio web, e la musica con l'orchestra e la banda musicale per nutrire i talenti dei bambini e dei ragazzi.
ore 9-11 AREA RELAZIONI NONVIOLENTE - presentazioni e dialogo
Riflessioni: quali relazioni tra adulti educanti e tra adulti e studenti per far vivere alle persone più giovani esperienze di comunità democratiche, eque e nonviolente? - facilita Annabella Coiro
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Per la pace ... cominciamo dagli adulti!
Dario Spagnuolo (dirigente scolastico Istituto Comprensivo Roberto Bracco, Napoli)
Per educare un bambino occorre un villaggio", ma se il villaggio no ha una educazione adatta come si fa? Gli adulti sono modelli per i bambini: se manipolabili o egocentrici, trasmettono questi tratti. La violenza infantile riflette un mondo adulto sempre più impulsivo. Occorre esaminare: il consumismo che mercifica le relazioni, il burnout genitoriale dovuto a eccessive aspettative e il modello scolastico competitivo, come denunciava Montessori. Senza una riflessione critica sulla società, la capacità educativa degli adulti rischia di svanire, lasciando spazio a dinamiche violente e disfunzionali.
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Comprendere i conflitti. Educare alla pace
Michele Lucivero (docente, Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e dell’università)
Il percorso prende le mosse dalla situazione in cui versa la scuola italiana tra militarizzazione, revisione storica e sostegno a politiche repressivo-securitarie. Liberare la scuola da tali briglie e costruire orizzonti pacifisti e nonviolenti è un compito altamente politico.
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L' anima della scuola qual è?
Olimpia Barba (docente - Liceo Nobel Torre del Greco)
L’arte di aver cura dell’anima, intesa come parte umana dell’essere, deve essere coltivata nella scuola, superando ‘la guerra’ che si è accesa tra docenti, dirigenti, genitori e alunni. La scuola dovrebbe essere un luogo in cui si educa all’attenzione verso il mondo e gli altri, coltivando la “soglia”, spazio di separazione e congiunzione. Oggi più che mai, una resistenza ‘intima’ si oppone alla disgregazione e alla violenza in varie forme. Questa resistenza è politica perché nasce dal basso, dalla comunità. Le scuole diventano avamposti contro l’indifferenza, la massificazione e la perdita dell’individualità, difendendo l’essenza dell’essere umano.
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Una vita in borderless
Antonella Musella (psicologa, psicoterapeuta, esperta in clinica dell’adolescenza)
Il mio lavoro propone di soffermarsi sull’effetto nocivo dell’ambiente quando questo offre soltanto discontinuità, imprevedibilità, irruzione dell’improvviso e dell’inaspettato. E’ in questa cornice che potremmo chiederci quale tipo di contenitore sia, attualmente, la scuola, luogo politico privilegiato, in quanto è nella sua dimensione intrinseca spazio-temporale che diventa un posto in cui costruire per il bene comune. Proverò a discutere, perciò, con voi di quello che io credo sia fondante per la comunità politica, e cioè il passaggio dal pensiero individuale a quello collettivo, in cui l’azione di gruppo necessita di una nuova e rinnovata esistenza.
ore 9-11 AREA TRASVERSALE TEATROEDUCAZIONE - presentazione e dialogo
La scuola è un teatro - facilita Nicola Laieta
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Il teatro dei Maestri di Strada – Conoscere, conoscersi, costruire significati assieme
Nicola Laieta (Teatro Ricerca Educazione)
Il teatro e l’arte in generale possono costituire , quello spazio traslato, attraverso cui i ragazzi e gli adulti che di loro si prendono cura, possano accedere ai propri bisogni più profondi, ascoltare e regolare le proprie emozioni, prendere coscienza dei vissuti e delle esperienze che ne hanno formato l’identità e che ne influenzano le credenze e i comportamenti , anche attraverso il confronto con le esperienze dell’altro. Rispecchiarsi nei caratteri , le storie , i destini delle figure e dei personaggi del grande patrimonio letterario,teatrale e artistico può aiutare a riconoscersi nelle loro vicende , far emergere altre parti di sé , risignificare le proprie esperienze.
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Teatro e Pedagogia: una pratica politica per la scuola del futuro
Salvatore Guadagnuolo (Agita Teatro)
In un contesto scolastico spesso incentrato sulla razionalità, il teatro riconosce l'importanza del corpo e delle emozioni come strumenti di conoscenza, di espressione e di apprendimento.Il teatro è un'esperienza collettiva che favorisce la collaborazione, l'ascolto e il rispetto reciproco, creando una comunità educante più coesa e solidale.
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La meraviglia di sconfinare – Laboratorio Scuola Comunità
Valerio Apice (Isola di Confine)
Nel teatro della spontaneità è presente tutta la comunità:esso è un nuovo tipo di istituzione, l’istituzione che vuole celebrare la creatività. È il luogo in cui si mette alla prova la vita, il forte e il debole – mediante il teatro. È il luogo della verità senza potenze, poiché ognuno vi possiede il potere che è capace di mostrare.
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Pillole di Sociologia teatrale: strumenti socio-drammatici per la ricerca e l'intervento educativo
Alma Pisciotta Emergenti Visioni - Centro Studi di Sociologia teatrale
Il teatro ha sempre avuto la funzione di raccontare storie, riprodurre pezzi di realtà o descrivere luoghi e mondi immaginari pieni di miti che si trasformavano in domande etiche poste direttamente dagli attori al pubblico. Questa caratteristica configura il teatro e tutte le performance artistiche dal vivo come un “meta-commento” sulla società (Geertz 1973), una forma peculiare di interazione sociale; un agente attivo di modificazione creativa (Turner 1982: 82)
ore 9 LABORATORI
ore 9-11 AREA DIDATTICA ATTIVA - laboratori paralleli
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Dipingere per scrivere
Annamaria Improta, Maria Imperato, Alessandra Esposito, Gennaro Ciccarelli docenti IC 1° Don Bosco Melloni Portici, Na
Un’esperienza per esplorare e condividere le proprie emozioni: attraverso musica, pittura e scrittura creativa i partecipanti sono guidati in un percorso di consapevolezza emotiva e comunicazione empatica. Apprendere attraverso i sensi stimola una maggiore connessione tra mente, corpo ed emozioni, fondamentale per un apprendimento efficace.
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Fiabadiario
Rosa Tiziana Bruno (sociologa, Università di Madrid)
Il laboratorio propone un’immersione nella lettura dell’albo illustrato e del romanzo, intesa come strumento di ascolto del proprio sé e come mezzo per stabilire una profonda comunicazione con l’altro e con gli elementi naturali. I partecipanti sono immersi nella lettura guidata dell’albo da cui prende forma un breve percorso di autobiografia, in ascolto con il proprio sé e in comunicazione profonda con l’altro e con gli elementi naturali. La finalità è sperimentare concretamente la possibilità di acquisire un’ecosaggezza attraverso lettura e autobiografia condivise, per trovare il proprio benessere in armonia con la realtà. circostante.
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Sempre devi avere in mente Itaca
Maria del Vecchio (formatrice, Fondazione Smile Puglia, La scuola dei mestieri)
Un laboratorio di scrittura creativa poetica che porti alla costruzione delle proprie costellazioni di riferimento. Partendo dalla lettura del testo poetico Itaca del poeta Costantino Kavafis si lavora alla scrittura di piccoli componimenti con l’obiettivo ultimo di lavorare sull’importanza delle parole intese come scrigni in cui custodire le proprie emozioni, con cui comporre edifici e dare un nome alle gioie, ai dolori e alle paure.
ore 9.30-11 AREA SPAZI DI APPRENDIMENTO - laboratorio
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L’educazione alla pace in chiave trasformativa. Forme e pratiche formative per interventi di pace in area di conflitto.
Gianmarco Pisa (formatore, Istituto Italiano di Ricerca per la Pace - Corpi Civili di Pace)
Il laboratorio propone un approfondimento interattivo sulle due connotazioni dell’educazione alla pace, in quanto prassi educativa (forma e istanza di condivisione di conoscenze, saperi e pratiche) e in quanto vettore di pace (ambito di acquisizione di contenuti teorici e pratici legati alla pace e alla costruzione della pace). Il nucleo del laboratorio consiste nella realizzazione di due tavoli di confronto e riflessione con un adattamento della metodologia di World Café e nell’esplorazione di metodi e pratiche per l’educazione alla pace in chiave trasformativa.
ore 11 pausa caffé
ore 11.30 SESSIONI DI PRESENTAZIONI E DIALOGO
ore 11.30-13.30 AREA RELAZIONI NONVIOLENTE - presentazioni e dialogo
Riflessioni sulle esperienze positive e le possibilità concrete di costruire relazioni equivalenti tra docenti, studenti, genitori e personale ATA - facilita Olimpia Barba
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Una postura "maieutica reciproca" dolciana
Caterina Benelli (pedagogista - Università Federico II di Napoli)
L'educazione è relazione nonviolenta basata sull'idea di una "maieutica reciproca", così come indicato da Danilo Dolci: educatore di comunità fragili Un'idea di educazione comporta una postura riflessiva, di auto ed etero ascolto che valizza tutte le persone che partecipano a percorsi educativi, formativi e didattici.
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Ubuntu e dialogo per trasformare le relazioni nella scuola primaria e secondaria di primo grado per aprire la strada a una convivenza nonviolenta
Annabella Coiro (referente percorsi educativi e formazione - Rete EDUMANA)
Ipotizziamo che l’educazione nonviolenta possa superare il paradigma culturale individualista, competitivo e prevaricante, si tratterebbe di operare una trasformazione profonda che parta dalle relazioni e dalla comunità. Non si parla solo di insegnare contenuti disciplinari, seppur necessari, ma di promuovere un’esperienza di vita collettiva e coerente con i valori della nonviolenza.
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Sconfinamenti: arti, danzamovimentoterapia, counseling parlano di intercultura ed educazione alla pace
Fernando Battista e Anita Monti (Ph.D. Università di RomaTre, docente ITT Livia Bottardi e dirigente scolastica IC Evan Gorga – Broccostella- FR)
Sconfinamenti nasce da un progetto di ricerca politico-pedagogico e interculturale dell’Università di RomaTre e realizzato in alcune scuole secondarie della periferia di Roma che ha visto l’incontro tra studenti e studentesse con persone migranti, per la trasformazione dei pregiudizi. Il contributo vuole condividere una pratica e alcune riflessioni che derivano dal senso del confine come terra da “creolizzare”, dove i gesti del corpo diventano il ponte che unisce e fa evolvere la relazione dalla dimensione individuale alla dimensione co-creatrice del noi, attraverso l’ascolto e i linguaggi artistici.
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World caffè: Quali passi concreti per trasformare le relazioni a scuola in un’ottica di una convivenza sostenibile, equa e nonviolenta? - facilita Annabella Coiro
ore 11.30-13.30 AREA DIDATTICA ATTIVA - presentazioni e dialogo
Luoghi, linguaggi e protagonisti per reimmaginare una didattica aperta al mondo - facilita Maestri di strada - reporter Daniela Caporale
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La pace comincia da qui
Maria La Bianca (docente, Istituto Comprensivo plesso Nicolò Turrisi IC Luigi Capuana, Palermo)
Un’occasione, la Terza Marcia per la Pace e la Nonviolenza, una trasformazione: il mondo entra a scuola e la scuola si fa mondo, si sperimentano pratiche nonviolente di risoluzione dei conflitti e anche la didattica disciplinare diventa un momento di costruzione di comunità.
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Il metodo dell’altrimenti
Clelia Bartoli (docente, Dipartimento di Giurisprudenza e Coordinatrice del CdS in “Migration, Rights, Integration”, Università Palermo)
“Democrazia”, “uguaglianza”, “libertà”, “partecipazione” sono parole che ricorrono nelle aule, eppure le prassi educative stridono sovente con tali proclami, creando una dolorosa dissonanza cognitiva. E a dispetto delle innumerevoli riforme, la scuola sembra preservare un impianto competitivo e passivizzante. E se il cambiamento auspicato non avviene non è perché sia impossibile, ma semplicemente perché difficile da immaginare. Da qui nasce l’idea del metodo dell’altrimenti, un laboratorio di immaginazione politica per sviluppare usi impropri delle istituzioni vigenti, rigenerando in senso conviviale le realtà entro le quali si opera. Verranno, quindi, presentati alcuni esperimenti all’insegna di questo metodo: come lezione di diritto tenute dai “banditi”, nel senso degli esclusi che si ritrovano ad essere anche fuorilegge, o l’invenzione della fiera generosa, un mercato del dono.
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Sempre devi avere in mente Itaca
Maria del Vecchio (formatrice, Fondazione Smile Puglia – La scuola dei mestieri, Lucera)
La scrittura, la memoria dei luoghi e le emozioni sono gli aspetti chiave della didattica alternativa che la Scuola dei Mestieri (ubicata presso una Fondazione d’accoglienza) offre all’interno della formazione professionale rivolta a ragazzi in dispersione scolastica e provenienti da contesti di povertà educativa e marginalità. La sfida è il riscatto sociale attraverso la costruzione dell’identità di studentesse e studenti.
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Scuola contemporanea, scuola di sistema
Daniele Barca (Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo 3 Scuola Mattarella Modena)
Dalla fondazione nel 2016, l'obiettivo della SSI Mattarella è preparare gli studenti a un mondo in continua evoluzione attraverso un approccio educativo basato sull’interazione tra ambienti fisici, metodologie didattiche e digitale trasversale, per una idea di scuola contemporanea. Abbiamo introdotto Aladin@ Aule LAboratorio Disciplinari Nuova @dozione, che prevede l’uso di un device per ogni studente accanto ad alcuni libri di testo e successivamente i Club IN, percorsi multidisciplinari laboratoriali. Dopo l’esperienza del Covid, la scuola propone nei due pomeriggi curricolari di rientro, attività di tutoraggio al fianco dei Club IN con esperti. Questo cambiamento ha portato anche a una revisione del sistema di valutazione su base più narrativa e ad un approccio multidisciplinare che coinvolge scienze, letteratura, lingue straniere e altre aree formative.
ore 11.30-13.30 AREA PATTI EDUCATIVI - prosegue
ore 11.30-13.30 AREA TRASVERSALE TEATROEDUCAZIONE - presentazione e dialogo
Insegnanti e teatro facilta Nicola Laieta
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Da “polis” a “forum”. Esperienze di teatro civile a scuola
Nazario Zambaldi (Teatro Pratiko, Merano e Bolzano)
Diario del progetto a scuola intitolato "polis: the city is no longer" in collaborazione con Mamadou Dioume, già collaboratore di Peter Brook e presentazione del prossimo progetto "forum" in collaborazione con Alessandro Argnani direttore del Teatro delle Albe e della Non Scuola di Ravenna.
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Teatro in classe: il Drama in Education come strumento per un apprendimento attivo e inclusivo
Maria Sole Nigro (I.C. di Lozzo Atestino, provincia di Padova)
Questa presentazione esplora l’utilizzo del Drama in Education nei processi di insegnamento-apprendimento, con un focus particolare sulla metodologia del Mantle of the Expert (MoE). Questo approccio, sviluppato da Dorothy Heathcote, trasforma la classe in un ambiente di apprendimento dinamico e immersivo, dove gli studenti assumono ruoli di esperti impegnati nella risoluzione di problemi reali o immaginari.
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Insegnanti a teatro
Luca Bellè (Choros Teatro)
Un incontro di laboratorio teatrale è un momento creativo e giocoso per lasciare emergere e sviluppare la propria fantasia e immaginazione attraverso il movimento del corpo. Pratiche fisiche di teatro, giochi teatrali, esercizi saranno spunti coinvolgenti per esplorare la scena in armonia con se stessi e gli altri.
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Teatro e comunità: il teatro a scuola, in piazza e... in teatro
Nicola Bordolevi (ODV)
L’esperienza della micro scuola Don Luigi Borghesi di Mechel nasce a settembre 2024 dopo un lungo percorso di progettazione ed ideazione promosso dalla associazione promotrice (ODV) e dai genitori che hanno stimolato l'idea.
ore 11.30-13.30 AREA TRASVERSALE MUSICAEDUCAZIONE - presentazioni e dialogo
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MusicArtEducazione – facilitano Irvin Luca Vairetti e Maria dell’Aversano
Nell'ambito dell'area tematica dell'Arteducazione e della Didattica Attiva, si intende proporre un confronto e una riflessione sul ruolo della musica in ambito educativo e formativo e sulle relative prospettive di ricerca, coinvolgendo diversi enti e associazioni quali: Aps Song Art, Ass. Maestri di Strada, Ass. Collegium Philarmonicum, Fondazione Pietà de Turchini, Turchini per il sociale, Ass. Nu Mare e musica, Bembè - Scuola delle arti musicali e performative, AP - Antimafia Pop Academy, la rete nazionale del progetto Keep it Real, Scuola musicale di Fiesole, Ass. Piero Farulli – La Musica un bene da restituire onlus, Centro Mamu, Sanitansamble, Aemas – Orchestra dei Quartieri Spagnoli, Fondazione Alta Mane Italia, il compositore e dirigente scolastico Massimiliano Fuschetto, TAM Cooperativa Sociale.
ore 11.30 LABORATORI
ore 11.30-13 AREA PARTECIPAZIONE - laboratorio
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Global District: educazione trasformativa e partecipazione dei giovani
Pietro Varriale e Roberta Fiore (WeWorld)
La relazione con le persone giovani mette in luce il crescente senso di sfiducia verso le istituzioni e la diffusa preoccupazione per il futuro. Se la partecipazione è possibilità di agire il cambiamento quali spazi permettono ai giovani l’espressione dei desideri , quali gli spazi di immaginazione? Attraverso gli strumenti Ldell’arteducazione il laboratorio intende esplorare la postura e gli immaginari delle figure educative in relazione ad alcune domande generative: chi sono i giovani? quali bisogni? quali barriere ostacolano la partecipazione?
ore 11.30-13.30 AREA SALUTOGENESI - laboratorio
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Scintille e risonanze: la casa della cura per la professione docente
Silvia Negri (pedagogista – Periplo studio di consulenza, progettazione e ricerca educativa) e Giovanna Palumbo (docente secondaria I grado, IC Lamarmora Lainate (MI), formatrice certificata di Metodo Caviardage ®)
Uno spazio di riflessione e rielaborazione dell’esperienza professionale dei docenti. Attraverso l’uso di attivatori e del Metodo Caviardage®, i/le partecipanti potranno far emergere motivazioni, ricordi, valori e nodi critici legati alla loro pratica educativa per metterli in dialogo con testi pedagogici, didattici e letterari sui concetti fondamentali dei processi educativi e di insegnamento-apprendimento. Una maggiore consapevolezza della propria identità professionale promuove l’assunzione di responsabilità rispetto alla trasformazione della scuola in una prospettiva democratica e inclusiva.
ore 11.30 -13 AREA SPAZI DI APPRENDIMENTO - laboratorio
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Fare rione, fare scuola
Kitti Baracsi (pedagogista, Periferias dibujadas, Lisbona)
Come possono le scuole beneficiare dei saperi del loro contesto? Quale contributo possono dare le scuole alla vita dei loro quartieri? L’intervento proposto mira a riflettere sul rapporto scuola-quartiere, partendo dall’esperienza di un progetto realizzato nel 2018 a Barra, Napoli (Kollektiv Orangotango), e sulla base di esperienze simili (periferias dibujadas) portate avanti in altri contesti. Nell’ambito del progetto due classi di quinta elementare hanno investigato come la scuola possa diventare luogo di scambio di diverse forme di conoscenza, documentando la propria ricerca tramite una varietà di linguaggi artistici. Partendo dalle creazioni collettive dell’archivio, esploreremo insieme i saperi di Barra, intrecciando questo 'catalogo' con quello immaginato dei contesti dei/delle partecipanti.
ore 13.30 PRANZO
POMERIGGIO
ore 15 SESSIONI DI PRESENTAZIONI E DIALOGO
ore 15-16.30 AREA DIDATTICA ATTIVA - presentazioni e dialogo
Connessioni trasformative - facilita Maestri di Strada - reporter Daniela Caporale
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Fiabadiario. Educare al pensiero ecologico
Rosa Tiziana Bruno (sociologa, Università di Madrid)
Il percorso didattico "Fiabadiario", combinando lettura condivisa, scrittura autobiografica e contatto con la natura, favorisce l’ascolto, sia interno che esterno, generando ecosaggezza, ossia la consapevolezza della relazione che lega ogni individuo agli altri esseri viventi e alla Terra, fondamentale per lo sviluppo di una cittadinanza consapevole.
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Il Modello EDUCREANDO© BINAZIONALE
Annamaria Importa, Maria Imperato, Gennaro Ciccarelli, Alessandra Esposito (docenti IC 1° Don Bosco Melloni Portici, Na)
Il modello psicopedagogico Educreando© Binazionale (frutto di una collaborazione italo-argentina) promuove un cambio concreto di mentalità della comunità educante riguardo alla figura dell’insegnante di sostegno, autentico “interprete emozionale” che accompagna, introduce e sostiene una didattica innovativa, trainando la classe e la scuola tutta in una prospettiva di inclusione, contrasto alle prevaricazioni, riduzione della dispersione scolastica.
ore 15-16.30 AREA TRASVERSALE QUESTIONI DI GENERE - presentazioni e dialogo
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Scuola e diseguaglianze di genere: nuove alleanze e condivisioni.
Gruppo informale per l’educazione alle differenze
Il contributo prende avvio da una riflessione sulla progressiva riduzione dei margini di libertà nell’azione educativa, in particolare sulle questioni relative al genere. Da qui nasce la necessità di favorire la costruzione a Napoli di una comunità, in collegamento con la rete nazionale di Educare alle differenze, che metta in relazione persone che a vario titolo si occupano di educazione e che costituisca uno spazio di confronto e di condivisione di buone pratiche. Una rete che possa avviare anche uno sguardo intersezionale e intergenerazionale, elaborando percorsi e strumenti accessibili, aggiornati e culturalmente sensibili.
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La correlazione tra le problematiche di genere e la dispersione scolastica
Giovanna Castiello (Educatrice - Maestri di Strada)
Saranno analizzati i fattori di rischio specifici che influenzano le traiettorie di vita ed educative delle giovani e giovanissime, influendo sulla loro vita quotidiana e sul loro percorso scolastico. Verrà data un’attenzione particolare agli elementi che contribuiscono ad aumentare per le bambine e le ragazze il rischio di dispersione scolastica, abbandono e marginalizzazione sociale. Si discuterà inoltre dei comportamenti di queste giovani e delle dinamiche da loro messe in atto. Un’attenzione particolare sarà data alla questione della dispersione implicita, che contribuisce a un quadro di vulnerabilità che merita una riflessione approfondita.
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Genere e scienza: costruire percorsi e significati di equità
Ilenia Picardi (Docente-ricercatrice - Osservatorio di genere sull’università e ricerca, Università di Napoli Federico II)
Negli ultimi decenni l'uguaglianza di genere è stata indicata come una delle priorità delle l'agenda europee per la ricerca, mentre le istituzioni scientifiche hanno supportato misure e progetti volte a ridurre i fenomeni di segregazione nella scienza. Il contributo presenta le differenze di genere nei percorsi formativi degli studenti e delle studentesse, alcuni dei meccanismi sociali che concorrono nel determinare queste differenze, esplorando al contempo i diversi significati dell'equità nella scienza.
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Le questioni di genere a scuola in una prospettiva salutogenica: una nuova narrazione
Nicola Iannaccone (Psicologo e psicoterapeuta – Scuola Sconfinata Milano)
Una scuola sconfinata che applica un approccio salutogenico promuove la salute, il benessere e l'inclusività affrontando le questioni di genere con la SOC (Sensing of Coherence). Se gli studenti percepiscono l'ambiente scolastico come comprensibile e significativo, affrontano con maggiore serenità le sfide legate all'identità di genere. Le GRRs (Generalized Resistance Resources) come il supporto sociale e la resilienza aiutano a far fronte a pregiudizi. Gruppi di supporto tra pari e attività educative contro gli stereotipi promuovono una cultura inclusiva, riducendo disuguaglianze e migliorando il benessere psicologico.
ore 15-17 AREA CITTADINANZA DIGITALE - presentazioni e dialogo
Il digitale tra libertà e controllo - facilita Nazario Zambaldi
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Il progetto FUSS e la creazione di valore pubblico
Paolo Dongilli (Progetto FUSS, Intendenza scolastica italiana, Provincia Autonoma di Bolzano)
Il progetto FUSS promuove da vent'anni la creazione di valore pubblico attraverso il software libero, gli standard aperti, i materiali didattici aperti e la condivisione della conoscenza. Grazie al software libero, si garantisce la verificabilità del codice, promuovendo trasparenza e sicurezza. Un approccio sostenibile alla digitalizzazione ci ha permesso di far lavorare a casa gli studenti con gli stessi strumenti informatici disponibili a scuola senza aggravi di costo per le famiglie. Nell'ottica dell'economia circolare, è stato possibile riutilizzare l'hardware tramite il software libero, riducendo gli sprechi e favorendo la durabilità delle risorse tecnologiche.
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L’analisi delle piattaforme come strumento di democrazia e cittadinanza digitale a scuola
Paolo Landri, Sara Pastore, Fabio Esposito, Emiliano Grimaldi, Valeria Catanese, Danilo Taglietti (CNR - Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo, Dipartimento di Scienze Sociali Università di Napoli Federico II)
In occasione del primo Convivio di Scuola Sconfinata, ci proponiamo di presentare i risultati delle attività condotte con i docenti dell’ I.C. Madonna Assunta allo scopo di dimostrare che le piattaforme non sono dispositivi neutri ma incarnano una loro visione e configurano attivamente gli utilizzatori secondo le linee governative. L’esperienza si configura come un processo di consapevolezza della dimensione politica delle piattaforme e della possibilità di realizzarle in maniera alternativa.
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NO MORE FAKES: Fake news e sostanze stupefacenti
Monica Lazzaretto (Docente comandato responsabile centro studi Cooperativa Giuseppe Olivotti SCS, Mira (VE)
manca sintesi
Questo fenomeno diffuso rappresenta una minaccia significativa per la società, in quanto le fake news hanno il potere di plasmare drasticamente il modo in cui le persone interpretano e reagiscono a notizie volutamente false che possono esercitare un'influenza significativa sull'opinione pubblica, generando distorsioni nella percezione della realtà e conducendo a decisioni e azioni basate su informazioni errate. La capacità delle fake news di distorcere la comprensione comune dei fatti e delle informazioni incide in alcune fondamentali Skills: il decision making e il pensiero critico generando scelte inopportune, divisioni, controversie e mettendo a rischio la stabilità sociale ma anche la salute.
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FSFE in Italia
Marta Andreoli
Il software è ormai presente in tanti aspetti della vita di tutti ed è importante che questa tecnologia ci dia potere anzichè limitarci. FSFE è un organizzazione benefica attiva in Europa dal 2001 che incoraggia le persone ad usare e sviluppare il Software Libero, fornisce le risorse per consentire a tutti di promuoverlo e lavora con legislatori e figure politiche per potenziare I diritti degli utenti. In questo breve intervento Marta Andreoli, Vice Coordinatrice della Free Software Foundation Europe (FFSE) Italia, presenterà la missione della fondazione e le sue principali campagne, illustrando esempi di scuole che hanno adottato il Software Libero per migliorare l’esperienza educativa.
ore 15-16.30 AREA SPAZI DI APPRENDIMENTO - presentazioni e dialogo
Tavolo di confronto sul valore dell’educazione all’aperto nella scuola pubblica - facilita Micaela Bordin, architetta.
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Dentro e fuori la scuola: il valore educativo di cortili e giardini scolastici
Lorenza Orlanini (ricercatrice - INDIRE Firenze)
Il contributo si focalizza sull’utilizzo degli spazi esterni agli edifici scolastici con riferimento ai giardini e i cortili scolastici, per descrivere il loro valore educativo e le modalità di impiego in relazione alle attività didattiche e agli approcci dell’Outdoor Education e del Service Learning. Si vuole proporre l’idea, attraverso la presentazione di alcune esperienze, che l’ambiente esterno può sostenere percorsi di apprendimento per lo sviluppo di competenze ambientali e green, e assumere la funzione di luoghi-soglia tra scuola e comunità e tra apprendimento formale e non formale.
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Praticare la città
Loris Antonelli (formatore – AP, Antimafia Pop Academy, Roma)
Presentare un modello di educazione all'aperto che vuole "abituare" la scuola pubblica a muoversi anche fuori dalle aule convenzionali e vivere il territorio come un'estensione dell'aula, per facilitare la didattica e le relazioni all'interno del gruppo classe, integrando in una metodologia "aperta" l'apprendimento esperienziale, l’educazione sociaffettiva, la narrazione, l'educazione civica, trekking urbano.
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Oltre la cura: Tracciare Sentieri di BenEssere e BeneStare
Sabrina Zinno (dirigente – V Circolo Didattico Montessori, Giugliano - NA)
Superare la logica dell'intervento riparativo, per abbracciare una visione proattiva che metta al centro il benessere integrale del bambino, fin dalla più tenera età. Investire nella prevenzione, nella creazione di ambienti di apprendimento stimolanti e inclusivi, nella formazione di cittadini consapevoli, responsabili e capaci di costruire relazioni positive. L'importanza dell'ambiente come spazio di apprendimento e benessere: il ruolo della natura, del gioco e delle relazioni positive nello sviluppo del bambino.
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Qualità di tempi e spazi. Scuola e città in Movimento con il KM2Edu
Raffaella Mulato e Iolanda Contin (docenti)
Dalla città giocabile alla cittadinanza attiva. Diritto al gioco e alla libera fruizione degli spazi pubblici: sfide opportunità per abitare con cura.
L'aula è fuori: restituire i diritti attraverso forme di partecipazione proattiva nella riqualificazione e rigenerazione degli spazi scolastici outdoor e urbani. Il Km2Edu prende in considerazione la scuola ed il suo intorno per almeno 1 kmq nel quale sia possibile: raggiungere le scuole a piedi o in bici in sicurezza; connettere le scuole tra loro e con gli spazi pubblici; valorizzare gli spazi quali luoghi per il gioco, il movimento, l’incontro e l’inclusione; aprire le scuole al quartiere e fare dei cortili scolastici esempi di eccellenza
ore 15-17 AREA TRASVERSALE PENSIERO ECOLOGICO - presentazioni e dialogo
Tavolo di confronto. Educare al pensiero e all’azione ecologica non c’è facilitatore: si autogestisce (Piero De Luca - Paulo Lima).
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SostenibilMente. Educare al pensiero e all’azione ecologica
Paola Cotticelli (Formatrice - Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli") e Piero De Luca (Dirigente - IC SAURO ERRICO PASCOLI, NA)
Davanti alle sfide ecologiche e sociali del nostro tempo, l’educazione deve diventare motore di trasformazione radicale. Proponiamo di esplorare il Sistema Politropico, un nuovo modello didattico-educativo che integra ecologia, cultura e pensiero critico. I partecipanti saranno invitati a costruire strategie per una sostenibilità integrale e consapevole, radicalmente alternativa a quello del modello esistente, ed in particolare alle nuove linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica.
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Scuola, Territorio e Pensiero Ecologico: Rigenerazione Urbana per una Cittadinanza Attiva
Ersiliana Anzalone (Ricercatrice - IRISS CNR - NA)
L'educazione è politica quando connette scuola e territorio, trasformando gli studenti in protagonisti del cambiamento. Questo intervento esplora come la rigenerazione urbana e il pensiero ecologico possono diventare strumenti didattici per formare cittadini consapevoli e attivi.
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La scuola è politica: educare al clima per trasformare presente e futuro
Paulo Lima (Giornalista, educomunicatore e Ashoka Fellow, associazione Viração&Jangada, TN)
La crisi climatica è una questione profondamente politica e la scuola, come spazio di formazione critica e democratica, deve attrezzarsi per affrontarla. Attraverso metodologie innovative e buone pratiche, discuteremo come trasformare la scuola in un laboratorio di cittadinanza attiva, capace di incidere nei processi di cambiamento locale e globale.
ore 15-17 AREA TRASVERSALE MUSICAEDUCAZIONE - presentazioni e dialogo
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Proposte per la commissione nazionale “Musica e Cultura” - facilitano Irvin LucaVairetti e Adriana Verchiani
A partire da una prima mappatura delle diverse esperienze, metodologie esperimentazioni didattiche ed educative in ambito musicale, tra scuola e territori, cisi concentrerà sulla condivisione di proposte per un disegno di legge sullapromozione del linguaggio musicale nelle scuole di ogni ordine e grado.
ore 15 LABORATORI
ore 15-16.30 AREA PARTECIPAZIONE - laboratorio
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Educhiamoci tra pari
Simona Michelazzi e Francesca Tonelli (Zero5 - Laboratorio di utopie metropolitane cooperativa sociale, Milano)
Metodo e strumenti per trasmettere conoscenze ed esperienze nelle comunità. Co-progettazione, prossimità e appartenenza: tre ingredienti per proporre interventi capillari e sostenibili nelle scuole.
ore 15-17 AREA SALUTOGENESI - laboratorio
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Quando i grandi giocano: sostenera la genitorialità e l'alleanza educativa nido-famiglia con la metodologia ludobiografica
Caterina Livani (Formatrice, educatrice Nido d’Infanzia e coordinatrice pedagogica)
Gli incontri con i genitori nei servizi all’infanzia possono beneficiare della metodologia ludobiografica, che favorisce cura e rispetto reciproco. Attraverso il gioco, le famiglie si raccontano in uno spazio di riflessione condivisa, libero dal giudizio. Questo approccio facilita il supporto e la comprensione reciproca, riconoscendo ogni genitore nella sua unicità. Il laboratorio proposto include attivatori ludici, il "Gioco dell’oca gigante" e una danza collettiva, per rielaborare l’infanzia e il ruolo genitoriale.
ore 15-17 AREA TRASVERSALE TEATROEDUCAZIONE - laboratori paralleli
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La classe come palcoscenico
Agita Teatro – I.C. Lozzo Atestino (Salvatore Guadgnuolo – Maria Sole Nigro) -
Ri-creazione - spazi di sollievo e immagin-azione a scuola
Teatro Ricerca Educazione Trerrote - Choros Teatro (Nicola Laieta – Luca Bellé)
ore 15-17 AREA TRASVERSALE RIFLESSIONI SULLA SCUOLA OGGI - laboratorio
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Connessioni: la mappa ritrovata
Rete InsegnaereEducando
Durante il laboratorio i partecipanti saranno stimolati da alcune storie/frasi/citazioni per costruire una “mappa” relativa a varie dimensioni dell’educazione (es. partecipazione, comunità…) su un cartellone predisposto dalla Rete stessa.
ore 16.30-17.30 POSTER
Nell'area dedicata è possibile integrare le presentazioni o presentare esperienze specifiche o aspetti di esse attraverso i poster, che saranno esposti durante le giornate. Autrici e autori sono a disposizione di interessate interessati al poster.
AREA DIDATTICA ATTIVA - poster
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La pace comincia da qui
Maria La Bianca (docente, Istituto Comprensivo plesso Nicolò Turrisi IC Luigi Capuana, Palermo)
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Il Modello EDUCREANDO© BINAZIONALE
Annamaria Importa, Maria Imperato, Gennaro Ciccarelli (docenti IC 1° Don Bosco Melloni Portici, Na)
AREA SPAZI DI APPRENDIMENTO - poster
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modello MS21 e Km2Edu (2 poster correlati)
Raffaella Mulato e Iolanda Contin (docenti)
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Rondò dei Talenti: orientamento e educazione a tutto tondo
Irene Miletto (Referente educazione fondazione RCR - CN)
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Econido Scampia e Moss Ecomuseo Diffuso (poster/roll-up correlati)
Emma Ferulano (educatrice socio-pedagogica - Associazione chi rom e chi no, Napoli)
Susy Mascolo (Educatrice - Econido Scampia - NA)
ore 17.30 SESSIONI DI PRESENTAZIONI E DIALOGO
ore 17.30-19.30 AREA SALUTOGENESI - presentazioni e dialogo
Autobiografia e narrazione retrospettiva di sé: un approccio salutogenico per la Promozione della salute a scuola - facilita Nicola Iannaccone
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Quando i grandi giocano: sostenera la genitorialità e l'alleanza educativa nido-famiglia con la metodologia ludobiografica
Caterina Livani (Formatrice, educatrice Nido d’Infanzia e coordinatrice pedagogica)
Nei servizi 0/3 in cui opero, la pratica ludobiografica rafforza il coinvolgimento delle famiglie, favorendo Reti educative tra servizi e genitori. Il nido e la scuola dell’infanzia sono i primi contesti sociali allargati per il bambino, con regole e valori nuovi. La conoscenza reciproca, il dialogo e la co-progettazione educativa consolidano un’alleanza che rispetta ruoli e responsabilità. Questi servizi promuovono diritti dell’infanzia, coesione sociale e inclusione, divenendo riferimenti per il territorio.
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Scintille e risonanze: la casa della cura per la professione docente
Silvia Negri (pedagogista – Periplo studio di consulenza, progettazione e ricerca educativa) e Giovanna Palumbo (docente secondaria I grado IC Lamarmora Lainate (MI), formatrice certificata di Metodo Caviardage ®)
La supervisione pedagogica per docenti è poco diffusa, nonostante il crescente bisogno di spazi di confronto su eventi critici e questioni educative. Temi come il ruolo dell’adulto, il valore dell’errore e la funzione della valutazione toccano profondamente la professione docente. Attraverso attivatori creativi e testi pedagogici, si esplorano emozioni, convinzioni e competenze. Il contributo presenterà riflessioni emerse dal laboratorio, evidenziando il valore della supervisione come cura di chi cura nell’educazione.
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Sconfinamenti
Anita Monti (dirigente scolastico IC Evan Gorga – Broccostella - FR)
Il contributo esplora una scuola aperta che, radicata nelle aree interne, costruisce la restanza contro lo spopolamento. La comunità educante deve riscoprire le proprie risorse, attuando atti politici quotidiani per connettere tradizione e innovazione. Attraverso esperienze in piccoli borghi, la scuola diventa luogo di sconfinamenti etici e culturali, dove il saper essere è saper fare. Una pedagogia del confine che parte dai sensi e dalle emozioni, ispirata al sogno di Evan Gorga, per nuove modalità relazionali.
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Promuovere la salute a scuola: l’approccio salutogenico vs l’approccio patogenico
Nicola Iannaccone (Psicologo – Psicoterapeuta)
Dal Piano Nazionale della Prevenzione alla pratica scolastica, la salute a scuola si trasforma in promozione del benessere, evolvendo in un approccio salutogenico. A partire dai contributi delle due sezione tematiche sulla salutogenesi, con quest’ultimo intervento verranno affrontate due domande chiave: perché adottare questo approccio salutogenico nella Scuola Sconfinata? E perché la salutogenesi è essenziale se la scuola è politica? Riflettere su questi temi significa riconoscere la scuola come luogo di cura, dove educazione e salute si intrecciano per costruire comunità resilienti e inclusive.
ore 17.30-19 AREA SPAZI DI APPRENDIMENTO - presentazioni e dialogo
Tavolo di confronto sul valore dell’educazione all’aperto nella scuola pubblica - facilita Paola Meardi, architetta e facilitatrice.
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Rondò dei Talenti: orientamento e educazione a tutto tondo
Irene Miletto (Referente educazione fondazione RCR - CN)
Quali sono i tuoi talenti per la costruzione di una nuova comunità? Il Rondò dei Talenti è un polo educativo sempre aperto (0-99 anni) che valorizza le predisposizioni di ciascuno trasformandole in risorse per la comunità. Qui il talento vale se condiviso. Il Rondò dei Talenti è un terzo spazio di apprendimento, di orientamento, di gioco, di inclusione e di costruzione di una nuova comunità; a luglio organizza il Festival dell’Educazione A tutto tondo che offre summer school gratuite per insegnanti.
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Sono venuto con una giravolta a mostrarti una periferia capovolta
Emma Ferulano (educatrice socio-pedagogica - Associazione chi rom e chi no, Napoli)
Proponiamo una riflessione che parte da visioni e pratiche che ci hanno portato alla costruzione del Moss Ecomuseo di Napoli (da Chikù a Scampia), per rispondere collettivamente sulle politiche pubbliche territoriali. In questo spazio in cui le memorie individuali e collettive diventano patrimonio e costituiscono il primo nucleo di un contesto di apprendimento multiplo, intersezionale, transgenerazionale, il tema della comunicazione e della (auto) narrazione diventa centrale. Raccontare la comunità come la comunità vuole essere raccontata, assumere lo sguardo e la prospettiva dei gruppi e delle persone, sono alcune delle sfide che chi indaga un territorio ed è al suo servizio deve porsi per scoprire immaginari e aprire nuove prospettive.
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Sogni di scuola
Susy Mascolo (Educatrice - Econido Scampia - NA)
La presenza dell'Econido all'interno di una scuola pubblica ha reso possibile la lenta modifica della percezione e concezione di spazi di apprendimento legati esclusivamente all'aula. Uno dei punti chiave di questo passaggio sono stati i genitori, partecipanti al processo di educazione -apprendimento dei propri figli. L’Econido si trova all’interno di un istituto comprensivo di Scampia ed è diventato spazio di scambio sia tra educatori e insegnanti sia con gli studenti più grandi. Spesso i bambini oltrepassano i cancelli della scuola ed esplorano il territorio, la villa, la biblioteca, Chiku'...e questi scambi arricchiscono, creano apprendimento, relazioni e scambi di pratiche.
ORE 16.30 LABORATORI
ORE 16.30- 18 AREA TRASVERSALE QUESTIONE DI GENERE
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Workshop «Piacere, che libro sei?»
Gruppo informale per l’educazione alle differenze
Discutere a scuola di violenza di genere, stereotipi, corpi e relazioni: a partire dalla condivisione di una bibliografia dinamica, sperimentiamo insieme come i testi di ogni tipologia, dal leporello al romanzo, dall'albo illustrato alla graphic novel, possano essere potenti strumenti di riflessione nelle classi di ogni ordine e grado.
ore 17.30-19 AREA SPAZI DI APPRENDIMENTO - laboratorio
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Come una palla di Creta: storie di futuri possibili
Fabiana Brega e colleghi (pedagogista - Coop. Educazione Progetto, Torino)
Laboratorio interattivo per adulti del mondo educativo, pensato per promuovere confronto e buone pratiche sulla educazione informale, sui patti di collaborazione e sulla partecipazione civica, a partire dall'albo illustrato "Come una palla di Creta".
ore 17.30-19 AREA TRASVERSALE TEATROEDUCAZIONE - laboratori paralleli
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Maschere e volti
Isola di Confine – Emergenti Visioni - Centro Studi di Sociologia Teatrale (Valerio Apice - Alma Pisciotta)
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La città dei bambini
Teatro Pratiko - ODV (Nazario Zambaldi – Nicola Bordolevi)
Domenica 30 marzo 2025
ore 9-11 RESTITUZIONE DELLE AREE TEMATICHE E TRASVERSALI
Tavoli, gruppi, aree tematiche trovano una sintesi riportando risultati e proposte; le tracce delle giornate vengono raccolte...
ore 11-13 WORLD CAFÉ
Il tema "politico" del primo giorno viene ripreso in prospettiva, dopo i lavori nei vari ambiti, anche per un eventuale documento...
ore 13-14 CHIUSURA, SALUTI
VIDEO DOCUMENTAZIONE: durante il CONVIVIO "La scuola è politica!" è attiva la documentazione a cura di Cristina Nicchiotti e Andrea Oradini per Cineclub Bolzano, in collaborazione con CinemaScuola LAB del Liceo artistico e delle scienze umane Giovanni Pascoli di Bolzano.